Requisiti di ammissione
Titoli obbligatori
- [TSS] - Titolo di Scuola Superiore
Titoli opzionali (a scelta tra i seguenti):
- [L2] - Laurea di Primo Livello
- [L1] - Laurea
- [TS] - Titolo straniero
- [LM] - Laurea Magistrale
- [LS] - Laurea Specialistica
Obiettivi formativi
Status professionale conferito dal titolo.
Esperto legale per l'innovazione
L'esperto legale per l’innovazione potrà ricoprire ruoli apicali di direzione e coordinamento, nella pubblica amministrazione o nell’impresa, operando in ambiti di responsabilità che richiedono padronanza delle nuove tecnologie applicate al diritto e degli effetti giuridici della svolta digitale sulla responsabilità delle imprese e della pubblica amministrazione. Il laureato potrà operare come Manager nel settore pubblico o privato, in qualità di esperto della gestione dei processi di innovazione digitale come pure della gestione del rischio derivante da tali processi. La figura professionale formata potrà operare anche come consulente esterno (advisor) per la regolazione delle complessità organizzative e di compliance; ambire ad una carriera di top executive o di legal entrepreneur a livello interno ed internazionale, o creare imprese innovative in settori necessitanti la riscrittura delle regole tradizionali per conformarsi alla svolta digitale. Il laureato potrà assumere funzioni di responsabilità e compiti organizzativi, gestionali e di controllo in uffici di qualsiasi tipologia, negli enti pubblici e privati, anche del terzo settore, nelle autorità indipendenti e nelle agenzie nazionali, comunitarie e internazionali, come pure nei corpi dello Stato, in istituzioni e ONG nazionali, europee e internazionali; operare come consulente/direttore dei dipartimenti legali; svolgere attività consultiva o gestionale per imprese e gruppi societari, anche di dimensione transnazionale, come responsabile della tutela della privacy, responsabile della sicurezza e protezione dei dati, anche nei rapporti con i consumatori e gli utenti; il laureato potrà anche svolgere attività per l’accesso ai fondi per la ricerca e l’innovazione e, più in generale, europrogettazione, e intervenire nella risoluzione dei conflitti e nella gestione delle crisi e delle emergenze aziendali. Il laureato potrà svolgere anche attività professionale in qualità di esperto nell’ambito penalistico-criminologico, come pure operare nel settore commerciale e degli investimenti, dei trasporti e della logistica.
Esemplificativamente il Corso mira a formare:
• Esperti e specialisti di legal compliance per la p.a. e l’impresa;
• Esperti di catene logistiche;
• Esperti in valutazione di impatto e gestione dei dati;
• Funzionari o consulenti per la transizione digitale all’interno della Pubblica Amministrazione e dell’impresa (dipartimento legale, privacy, ICT, ecc.);
• Esperto legale per la privacy e l’intelligenza artificiale;
• Data Protection and Security Managers/Cyber Risk Managers/Risk Officers;
• Esperti nel supporto della progettazione e gestione dei processi di innovazione, audit e compliance;
• Funzionari all’interno delle Authorities con compiti di regolazione nei settori della privacy; Consulente nell’ambito dei rapporti fra Authorities, imprese ed enti pubblici e privati;
• Internal auditor e compliance manager per l'innovazione
Esperto legale per la sostenibilità
L'esperto legale per la sostenibilità potrà ricoprire ruoli apicali di direzione e coordinamento, nella pubblica amministrazione o nell’impresa, operando in ambiti di responsabilità che richiedono padronanza degli effetti giuridici della svolta ecologico/digitale sulla responsabilità delle imprese e della pubblica amministrazione. Il laureato potrà operare come Manager nel settore pubblico o privato, in qualità di esperto della gestione dei processi di innovazione e sostenibilità, come pure della gestione del rischio derivante da tali processi. La figura professionale formata potrà operare anche come consulente esterno (advisor) per la regolazione delle complessità organizzative e di compliance; ambire ad una carriera di top executive o di legal entrepreneur a livello interno ed internazionale, o creare imprese innovative in settori necessitanti la riscrittura delle regole tradizionali per conformarsi alla svolta ecologica. Il laureato potrà assumere funzioni di responsabilità e compiti organizzativi, gestionali e di controllo in uffici di qualsiasi tipologia, negli enti pubblici e privati, anche del terzo settore, nelle autorità indipendenti e nelle agenzie nazionali, comunitarie e internazionali, come pure nei corpi dello Stato, in istituzioni e ONG nazionali, europee e internazionali; operare come consulente/direttore dei dipartimenti legali; svolgere attività consultiva o gestionale per imprese e gruppi societari, anche di dimensione transnazionale, come esperto in compliance e responsabilità sociale delle imprese, esperto nella contrattualistica, responsabile dei rapporti con i consumatori e gli utenti; il laureato potrà anche svolgere attività per l’accesso ai fondi per la ricerca e l’innovazione, e più in generale europrogettazione correlata agli obiettivi di sostenibilità, e intervenire nella risoluzione dei conflitti e nella gestione delle crisi e delle emergenze aziendali. Il laureato potrà svolgere anche attività professionale in qualità di esperto nell’ambito penalistico e della responsabilità degli enti, come pure operare nel settore commerciale e degli investimenti in attività produttive e finanziarie, con competenze specifiche nella gestione e valorizzazione del patrimonio culturale, dei mercati agricoli e agroalimentari, della gestione sostenibile delle attività aziendali.
Esemplificativamente il Corso mira a formare:
• Esperti e specialisti di legal compliance per la p.a. e l’impresa;
• Esperti di gestione ambientale, sociale e corporate governance (ESG);
• Esperti di economia circolare;
• Funzionari o consulenti per la sostenibilità dei processi all’interno della Pubblica Amministrazione e dell’impresa (dipartimento legale);
• Esperti nel supporto della progettazione e gestione dei progetti di innovazione, del welfare aziendale, di valorizzazione territoriale e del patrimonio culturale, anche religioso, della responsabilità ambientale e sostenibilità d’impresa e del Terzo Settore, audit e compliance;
• Funzionari all’interno delle Authorities con compiti di regolazione nei settori della sostenibilità ambientale, della comunicazione e della privacy; Consulente nell’ambito dei rapporti fra Authorities, imprese ed enti pubblici e privati;
• Internal auditor e compliance manager per la sostenibilità
L'esperto legale per l’innovazione potrà ricoprire ruoli apicali di direzione e coordinamento, nella pubblica amministrazione o nell’impresa, operando in ambiti di responsabilità che richiedono padronanza delle nuove tecnologie applicate al diritto e degli effetti giuridici della svolta digitale sulla responsabilità delle imprese e della pubblica amministrazione. Il laureato potrà operare come Manager nel settore pubblico o privato, in qualità di esperto della gestione dei processi di innovazione digitale come pure della gestione del rischio derivante da tali processi. La figura professionale formata potrà operare anche come consulente esterno (advisor) per la regolazione delle complessità organizzative e di compliance; ambire ad una carriera di top executive o di legal entrepreneur a livello interno ed internazionale, o creare imprese innovative in settori necessitanti la riscrittura delle regole tradizionali per conformarsi alla svolta digitale. Il laureato potrà assumere funzioni di responsabilità e compiti organizzativi, gestionali e di controllo in uffici di qualsiasi tipologia, negli enti pubblici e privati, anche del terzo settore, nelle autorità indipendenti e nelle agenzie nazionali, comunitarie e internazionali, come pure nei corpi dello Stato, in istituzioni e ONG nazionali, europee e internazionali; operare come consulente/direttore dei dipartimenti legali; svolgere attività consultiva o gestionale per imprese e gruppi societari, anche di dimensione transnazionale, come responsabile della tutela della privacy, responsabile della sicurezza e protezione dei dati, anche nei rapporti con i consumatori e gli utenti; il laureato potrà anche svolgere attività per l’accesso ai fondi per la ricerca e l’innovazione e, più in generale, europrogettazione, e intervenire nella risoluzione dei conflitti e nella gestione delle crisi e delle emergenze aziendali. Il laureato potrà svolgere anche attività professionale in qualità di esperto nell’ambito penalistico-criminologico, come pure operare nel settore commerciale e degli investimenti, dei trasporti e della logistica.
Esemplificativamente il Corso mira a formare:
• Esperti e specialisti di legal compliance per la p.a. e l’impresa;
• Esperti di catene logistiche;
• Esperti in valutazione di impatto e gestione dei dati;
• Funzionari o consulenti per la transizione digitale all’interno della Pubblica Amministrazione e dell’impresa (dipartimento legale, privacy, ICT, ecc.);
• Esperto legale per la privacy e l’intelligenza artificiale;
• Data Protection and Security Managers/Cyber Risk Managers/Risk Officers;
• Esperti nel supporto della progettazione e gestione dei processi di innovazione, audit e compliance;
• Funzionari all’interno delle Authorities con compiti di regolazione nei settori della privacy; Consulente nell’ambito dei rapporti fra Authorities, imprese ed enti pubblici e privati;
• Internal auditor e compliance manager per l'innovazione
Esperto legale per la sostenibilità
L'esperto legale per la sostenibilità potrà ricoprire ruoli apicali di direzione e coordinamento, nella pubblica amministrazione o nell’impresa, operando in ambiti di responsabilità che richiedono padronanza degli effetti giuridici della svolta ecologico/digitale sulla responsabilità delle imprese e della pubblica amministrazione. Il laureato potrà operare come Manager nel settore pubblico o privato, in qualità di esperto della gestione dei processi di innovazione e sostenibilità, come pure della gestione del rischio derivante da tali processi. La figura professionale formata potrà operare anche come consulente esterno (advisor) per la regolazione delle complessità organizzative e di compliance; ambire ad una carriera di top executive o di legal entrepreneur a livello interno ed internazionale, o creare imprese innovative in settori necessitanti la riscrittura delle regole tradizionali per conformarsi alla svolta ecologica. Il laureato potrà assumere funzioni di responsabilità e compiti organizzativi, gestionali e di controllo in uffici di qualsiasi tipologia, negli enti pubblici e privati, anche del terzo settore, nelle autorità indipendenti e nelle agenzie nazionali, comunitarie e internazionali, come pure nei corpi dello Stato, in istituzioni e ONG nazionali, europee e internazionali; operare come consulente/direttore dei dipartimenti legali; svolgere attività consultiva o gestionale per imprese e gruppi societari, anche di dimensione transnazionale, come esperto in compliance e responsabilità sociale delle imprese, esperto nella contrattualistica, responsabile dei rapporti con i consumatori e gli utenti; il laureato potrà anche svolgere attività per l’accesso ai fondi per la ricerca e l’innovazione, e più in generale europrogettazione correlata agli obiettivi di sostenibilità, e intervenire nella risoluzione dei conflitti e nella gestione delle crisi e delle emergenze aziendali. Il laureato potrà svolgere anche attività professionale in qualità di esperto nell’ambito penalistico e della responsabilità degli enti, come pure operare nel settore commerciale e degli investimenti in attività produttive e finanziarie, con competenze specifiche nella gestione e valorizzazione del patrimonio culturale, dei mercati agricoli e agroalimentari, della gestione sostenibile delle attività aziendali.
Esemplificativamente il Corso mira a formare:
• Esperti e specialisti di legal compliance per la p.a. e l’impresa;
• Esperti di gestione ambientale, sociale e corporate governance (ESG);
• Esperti di economia circolare;
• Funzionari o consulenti per la sostenibilità dei processi all’interno della Pubblica Amministrazione e dell’impresa (dipartimento legale);
• Esperti nel supporto della progettazione e gestione dei progetti di innovazione, del welfare aziendale, di valorizzazione territoriale e del patrimonio culturale, anche religioso, della responsabilità ambientale e sostenibilità d’impresa e del Terzo Settore, audit e compliance;
• Funzionari all’interno delle Authorities con compiti di regolazione nei settori della sostenibilità ambientale, della comunicazione e della privacy; Consulente nell’ambito dei rapporti fra Authorities, imprese ed enti pubblici e privati;
• Internal auditor e compliance manager per la sostenibilità
Caratteristiche prova finale.
Per essere ammesso a sostenere la prova finale, lo studente deve avere acquisito tutti i crediti previsti dal Piano di Didattica Programmata, ad eccezione di quelli assegnati alla prova stessa, ed essere in regola con il pagamento delle tasse e dei contributi universitari.
Lo studente che abbia maturato tutti i crediti previsti dal suo piano di studi può conseguire il titolo di studio indipendentemente dal numero di anni di iscrizione all’Università.
Conoscenze richieste per l'accesso.
1. Requisiti curriculari
Possesso di una laurea conseguita nelle classi ex DM 270/2004 in: L-14 (Scienze dei servizi giuridici); LMG/01 (Giurisprudenza); L-16 (Scienze dell’amministrazione e dell’organizzazione); L-18 (Scienze dell’Economia e della Gestione Aziendale); L-33 (scienze economiche); L-36 (Scienze politiche e delle relazioni internazionali); ovvero nelle corrispondenti classi ex DM 509/1999: 02 Scienze dei servizi giuridici, 31 Scienze giuridiche; 22/S Giurisprudenza; 19 Scienze dell’amministrazione, 17 Scienze dell’economia e della gestione aziendale, 28 Scienze economiche, 15 Scienze politiche e delle relazioni internazionali, nonché nelle corrispondenti lauree quadriennali in Giurisprudenza, Economia e commercio, Economia aziendale, Scienze politiche, attualizzandone le conoscenze.
Sono ammessi gli studenti che abbiano conseguito altro titolo di studio equipollente all’estero, riconosciuto idoneo in base alla normativa vigente.
I laureati provenienti da classi di laurea diverse dalla L-14, dalla LMG 01 (e classi corrispondenti ex DM 509/97 o V.O.) dovranno avere conseguito almeno 18 CFU nei settori IUS 01; IUS 08 o 09, IUS 10 e IUS 17.
- I laureati della classe L-14, della LMG 01 (e classi corrispondenti ex DM 509/97 o V.O.) dovranno avere conseguito almeno 6 CFU nei settori SECS.
Il Corso di studi prevede l’attivazione di tutorati di sostegno in ingresso e in itinere, mirati al consolidamento della preparazione personale di accesso, per favorire l’integrazione di studenti provenienti da diverse classi di laurea di primo livello.
Non è previsto un numero programmato.
2. Verifica della preparazione personale
La verifica della preparazione personale dello studente è effettuata da una commissione di docenti appositamente nominata dal Corso di Studi.
La verifica della preparazione individuale si intende soddisfatta, ad eccezione delle competenze informatiche e linguistiche, qualora lo studente abbia conseguito la laurea con voto superiore a 90/110.
Il possesso di adeguate competenze informatiche di base e di conoscenze linguistiche equivalenti al livello B1 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue, è oggetto di verifica della preparazione individuale dello studente secondo le modalità che saranno indicate nel regolamento didattico del Corso di studi.
Possesso di una laurea conseguita nelle classi ex DM 270/2004 in: L-14 (Scienze dei servizi giuridici); LMG/01 (Giurisprudenza); L-16 (Scienze dell’amministrazione e dell’organizzazione); L-18 (Scienze dell’Economia e della Gestione Aziendale); L-33 (scienze economiche); L-36 (Scienze politiche e delle relazioni internazionali); ovvero nelle corrispondenti classi ex DM 509/1999: 02 Scienze dei servizi giuridici, 31 Scienze giuridiche; 22/S Giurisprudenza; 19 Scienze dell’amministrazione, 17 Scienze dell’economia e della gestione aziendale, 28 Scienze economiche, 15 Scienze politiche e delle relazioni internazionali, nonché nelle corrispondenti lauree quadriennali in Giurisprudenza, Economia e commercio, Economia aziendale, Scienze politiche, attualizzandone le conoscenze.
Sono ammessi gli studenti che abbiano conseguito altro titolo di studio equipollente all’estero, riconosciuto idoneo in base alla normativa vigente.
I laureati provenienti da classi di laurea diverse dalla L-14, dalla LMG 01 (e classi corrispondenti ex DM 509/97 o V.O.) dovranno avere conseguito almeno 18 CFU nei settori IUS 01; IUS 08 o 09, IUS 10 e IUS 17.
- I laureati della classe L-14, della LMG 01 (e classi corrispondenti ex DM 509/97 o V.O.) dovranno avere conseguito almeno 6 CFU nei settori SECS.
Il Corso di studi prevede l’attivazione di tutorati di sostegno in ingresso e in itinere, mirati al consolidamento della preparazione personale di accesso, per favorire l’integrazione di studenti provenienti da diverse classi di laurea di primo livello.
Non è previsto un numero programmato.
2. Verifica della preparazione personale
La verifica della preparazione personale dello studente è effettuata da una commissione di docenti appositamente nominata dal Corso di Studi.
La verifica della preparazione individuale si intende soddisfatta, ad eccezione delle competenze informatiche e linguistiche, qualora lo studente abbia conseguito la laurea con voto superiore a 90/110.
Il possesso di adeguate competenze informatiche di base e di conoscenze linguistiche equivalenti al livello B1 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue, è oggetto di verifica della preparazione individuale dello studente secondo le modalità che saranno indicate nel regolamento didattico del Corso di studi.
Obiettivi formativi specifici.
Gli obiettivi formativi specifici del Corso di studi, in coerenza con gli obiettivi della Classe di Laurea, guardano alla interdisciplinarietà funzionale dei saperi e consistono nell’integrare le conoscenze giuridiche di base (che derivano dai corsi di studio che consentono l’accesso al biennio magistrale) con competenze specialistiche nei settori coinvolti dalle innovazioni tecnologiche e di sostenibilità, che consentano al laureato di trattare le questioni giuridiche legate alle tecnologie digitali ed al conseguimento di obiettivi di responsabilità ambientale, con capacità di inquadramento metodologico e filosofico-giuridico, conoscenza delle fondamentali categorie del diritto pubblico e privato dell'innovazione e della sostenibiltà, padronanza dei profili etici, di tutela dei diritti, di promozione culturale e sociale. Tali competenze sono valorizzate da conoscenze di informatica e di gestione aziendale che consentiranno al laureato di risolvere questioni complesse in diversi ambiti dei servizi giuridici; organizzare e coordinare procedimenti amministrativo-gestionali in forma immateriale e digitalizzata; utilizzare specifiche competenze di economia aziendale e gestione delle imprese per sviluppare soluzioni organizzative ed elaborare strategie innovative, efficienti ed efficaci.
La sinergia tra i diversi ambiti del sapere giuridico, economico e informatico consente, infatti, di conseguire l’obiettivo di formazione di un laureato in grado di assumere ruoli di responsabilità, come manager o consulente esterno, nella gestione delle attività produttive e dei servizi, del settore pubblico e di quello privato, con particolari abilità nel definire e conseguire obiettivi di transizione digitale e sostenibilità, grazie alla familiarità con l’uso di sistemi intelligenti e processi sempre più uniformati.
Il percorso, articolato su 2 anni in cui lo studente dovrà conseguire 120 CFU, prevede 11 esami di profitto, relativi ad insegnamenti caratterizzanti nei settori del diritto (nel rispetto dei minimi previsti dalla tabella ministeriale) pubblico e privato, includendo gli aspetti civilistici, amministrativistici e penalistici, nonché delle materie settoriali, dell’informatica e dell’economia, oltre ad attività affini ed integrative che includono gli stessi settori e gli ambiti sociologici.
Il primo anno di Corso valorizza lo studio delle categorie privatistiche e pubblicistiche, della filosofia del diritto, del diritto tributario e spinge lo studente ad esaminare gli effetti della svolta ecologica e digitale anche in chiave transnazionale. Il primo anno introduce, inoltre, lo studente ai fondamenti delle nuove tecnologie (algoritmi e coding; Machine Learning; gestione degli aspetti giuridici di un progetto di innovazione digitale) e del management innovativo e socialmente responsabile. Le competenze in ambito informatico ed economico-aziendale sono garantite a tutti gli studenti dalla previsione, nel primo anno comune di Corso, di un insegnamento INF 01 di 12 CFU e di un insegnamento caratterizzante integrato nei SSD più rappresentativi delle discipline economico-aziendali (SECS P/07 e SECS P/08) a cui sono garantiti almeno 12 CFU nell'ambito delle 'Discipline giuridiche, economiche e gestionali'.
Gli insegnamenti di diritto del primo anno assicurano un approfondimento delle categorie giuridiche e filosofiche alla base delle principali questioni inerenti all’uso delle nuove tecnologie, anche in un’ottica di sostenibilità, e consentono allo studente di sviluppare competenze avanzate utili a valorizzare l'offerta del secondo anno, che si articola intorno a due percorsi finalizzati a sviluppare, rispettivamente, tematiche relative all'informatizzazione e digitalizzazione e tematiche relative alla sostenibilità.
L'approfondimento dei profili di Innovazione e Digitalizzazione riguarda gli effetti della trasformazione digitale sull’organizzazione e sull’attività delle imprese e della p.a., con l'obiettivo di dotare gli studenti delle abilità necessarie a governare tali fenomeni nel settore del diritto privato, del diritto amministrativo e del diritto penale. Lo studente potrà scegliere ulteriori materie nei settori del diritto commerciale, dei trasporti, oppure optare per un approfondimento delle tutele giurisdizionali nell'epoca della digitalizzazione, o scegliere insegnamenti di informatica, economia o comunicazione. L'approfondimento dei temi della Sostenibilità si focalizza sul rapporto tra crescita duratura e sviluppo socio-ambientale, esaminato nei “pilastri” del diritto civile, penale e amministrativo, ma declinato pure in rapporto al diritto agroalimentare, all’economia sociale e solidale, alla valorizzazione sostenibile dei beni ambientali e culturali, pure di tipo religioso. Anche in questo caso lo studente può arricchire la propria formazione in modo flessibile, orientando alcune scelte su insegnamenti di diritto, informatica, economia, comunicazione, sociologia politica.
Completano il percorso i laboratori collegati ai diversi insegnamenti, le attività formative a scelta dello studente, i tirocini.
L'approccio didattico innovativo riguarda, in particolare, le attività di laboratorio in cui è ulteriormente possibile, per il docente, contaminare le conoscenze e le competenze (giuridiche, informatiche, aziendali, comunicative) e stimolare abilità trasversali.
I laureati magistrali in Diritto dell’Innovazione e della sostenibilità possono accedere ai livelli di formazione superiore, come i Dottorati di ricerca in Scienze giuridiche ed in Scienze politiche ed i Master di II livello che presuppongono una formazionale giuridico-socio-economica.
La sinergia tra i diversi ambiti del sapere giuridico, economico e informatico consente, infatti, di conseguire l’obiettivo di formazione di un laureato in grado di assumere ruoli di responsabilità, come manager o consulente esterno, nella gestione delle attività produttive e dei servizi, del settore pubblico e di quello privato, con particolari abilità nel definire e conseguire obiettivi di transizione digitale e sostenibilità, grazie alla familiarità con l’uso di sistemi intelligenti e processi sempre più uniformati.
Il percorso, articolato su 2 anni in cui lo studente dovrà conseguire 120 CFU, prevede 11 esami di profitto, relativi ad insegnamenti caratterizzanti nei settori del diritto (nel rispetto dei minimi previsti dalla tabella ministeriale) pubblico e privato, includendo gli aspetti civilistici, amministrativistici e penalistici, nonché delle materie settoriali, dell’informatica e dell’economia, oltre ad attività affini ed integrative che includono gli stessi settori e gli ambiti sociologici.
Il primo anno di Corso valorizza lo studio delle categorie privatistiche e pubblicistiche, della filosofia del diritto, del diritto tributario e spinge lo studente ad esaminare gli effetti della svolta ecologica e digitale anche in chiave transnazionale. Il primo anno introduce, inoltre, lo studente ai fondamenti delle nuove tecnologie (algoritmi e coding; Machine Learning; gestione degli aspetti giuridici di un progetto di innovazione digitale) e del management innovativo e socialmente responsabile. Le competenze in ambito informatico ed economico-aziendale sono garantite a tutti gli studenti dalla previsione, nel primo anno comune di Corso, di un insegnamento INF 01 di 12 CFU e di un insegnamento caratterizzante integrato nei SSD più rappresentativi delle discipline economico-aziendali (SECS P/07 e SECS P/08) a cui sono garantiti almeno 12 CFU nell'ambito delle 'Discipline giuridiche, economiche e gestionali'.
Gli insegnamenti di diritto del primo anno assicurano un approfondimento delle categorie giuridiche e filosofiche alla base delle principali questioni inerenti all’uso delle nuove tecnologie, anche in un’ottica di sostenibilità, e consentono allo studente di sviluppare competenze avanzate utili a valorizzare l'offerta del secondo anno, che si articola intorno a due percorsi finalizzati a sviluppare, rispettivamente, tematiche relative all'informatizzazione e digitalizzazione e tematiche relative alla sostenibilità.
L'approfondimento dei profili di Innovazione e Digitalizzazione riguarda gli effetti della trasformazione digitale sull’organizzazione e sull’attività delle imprese e della p.a., con l'obiettivo di dotare gli studenti delle abilità necessarie a governare tali fenomeni nel settore del diritto privato, del diritto amministrativo e del diritto penale. Lo studente potrà scegliere ulteriori materie nei settori del diritto commerciale, dei trasporti, oppure optare per un approfondimento delle tutele giurisdizionali nell'epoca della digitalizzazione, o scegliere insegnamenti di informatica, economia o comunicazione. L'approfondimento dei temi della Sostenibilità si focalizza sul rapporto tra crescita duratura e sviluppo socio-ambientale, esaminato nei “pilastri” del diritto civile, penale e amministrativo, ma declinato pure in rapporto al diritto agroalimentare, all’economia sociale e solidale, alla valorizzazione sostenibile dei beni ambientali e culturali, pure di tipo religioso. Anche in questo caso lo studente può arricchire la propria formazione in modo flessibile, orientando alcune scelte su insegnamenti di diritto, informatica, economia, comunicazione, sociologia politica.
Completano il percorso i laboratori collegati ai diversi insegnamenti, le attività formative a scelta dello studente, i tirocini.
L'approccio didattico innovativo riguarda, in particolare, le attività di laboratorio in cui è ulteriormente possibile, per il docente, contaminare le conoscenze e le competenze (giuridiche, informatiche, aziendali, comunicative) e stimolare abilità trasversali.
I laureati magistrali in Diritto dell’Innovazione e della sostenibilità possono accedere ai livelli di formazione superiore, come i Dottorati di ricerca in Scienze giuridiche ed in Scienze politiche ed i Master di II livello che presuppongono una formazionale giuridico-socio-economica.
Descrittori di Dublino: I - Conoscenza e capacità di comprensione
Il laureato acquisirà una approfondita conoscenza delle norme che regolano l’uso delle nuove tecnologie e governano i modelli di crescita sostenibile nei settori caratterizzanti del diritto privato, penale, amministrativo e del diritto tributario, anche in una prospettiva transnazionale, ivi inclusa la comprensione e utilizzazione delle categorie logico-giuridiche ed etiche che impongono la sostenibilità delle scelte e governano la complessità delle relazioni nell’era digitale. Il percorso di studi mira a trasmettere allo studente le capacità analitiche avanzate proprie della metodologia giuridica, valorizzandone le utilità con adeguate conoscenze informatiche ed economico-gestionali che consentiranno al laureato di fornire un attivo contributo ai processi di innovazione e sostenibilità nella pubblica amministrazione e nell'impresa.
Il laureato magistrale saprà inquadrare, su di un piano sistematico ed al tempo stesso funzionale, gli effetti della svolta digitale ed ecologica sulle categorie giuridiche, sui processi organizzativo-aziendali, nonché sui processi di informatizzazione delle attività economiche e produttive.
La conoscenza e comprensione delle nuove questioni giuridiche - determinate dalla trasformazione digitale del mercato della produzione e dei servizi, anche in rapporto ai connessi obiettivi di sostenibilità - , renderà lo studente in grado di comprendere, analizzare e risolvere problematiche organizzative complesse, nella consapevolezza delle correlate responsabilità che ne derivano a tutti i livelli degli ambiti decisionali, curando la compliance normativa.
A completamento del proprio iter di studio, il laureato possiederà adeguate conoscenze informatiche, economico-aziendali e giuridiche, in linea con l’elevato grado di professionalizzazione richiesto ad un esperto che, unitamente a competenze gestionali e tecnologiche, sia in grado di padroneggiare, sul piano conoscitivo e interpretativo, questioni inerenti alla tutela dei diritti e responsabilità rispetto agli obblighi che derivano da un contesto digitalizzato ed attento alle esigenze di sostenibilità, tanto nelle attività di produzione e di servizio, quanto nella gestione dei rapporti giuridici con consumatori e utenti.
Le conoscenze disciplinari che formano il nucleo fondante del Corso di studi saranno acquisite dagli studenti attraverso gli insegnamenti caratterizzanti di diritto, di economomia e di informatica presenti nel percorso comune del primo anno di Corso, e saranno arricchite, sul piano professionalizzante, dagli insegnamenti del secondo anno di Corso che consentono allo studente di approfondire il proprio bagaglio culturale nelle aree del diritto, ma anche dell'informatica, dell'economia o del contesto comunicativo, nei settori dell'innovazione o della sostenibilità. La capacità di comprensione è stimolata e vagliata attraverso la partecipazione alle lezioni, l'attivo coinvolgimento nei laboratori (con la discussione di casi di studio, project work di gruppo, simulazioni), la realizzazione del tirocinio e la stesura del lavoro di tesi.
Le conoscenze e la capacità di comprensione saranno oggetto di verifica attraverso il superamento delle prove di esame, delle prove intermedie ove presenti, delle attività di valutazione e auto-valutazione durante la partecipazione alle attività laboratoriali, della stesura del lavoro di tesi.
Il laureato magistrale saprà inquadrare, su di un piano sistematico ed al tempo stesso funzionale, gli effetti della svolta digitale ed ecologica sulle categorie giuridiche, sui processi organizzativo-aziendali, nonché sui processi di informatizzazione delle attività economiche e produttive.
La conoscenza e comprensione delle nuove questioni giuridiche - determinate dalla trasformazione digitale del mercato della produzione e dei servizi, anche in rapporto ai connessi obiettivi di sostenibilità - , renderà lo studente in grado di comprendere, analizzare e risolvere problematiche organizzative complesse, nella consapevolezza delle correlate responsabilità che ne derivano a tutti i livelli degli ambiti decisionali, curando la compliance normativa.
A completamento del proprio iter di studio, il laureato possiederà adeguate conoscenze informatiche, economico-aziendali e giuridiche, in linea con l’elevato grado di professionalizzazione richiesto ad un esperto che, unitamente a competenze gestionali e tecnologiche, sia in grado di padroneggiare, sul piano conoscitivo e interpretativo, questioni inerenti alla tutela dei diritti e responsabilità rispetto agli obblighi che derivano da un contesto digitalizzato ed attento alle esigenze di sostenibilità, tanto nelle attività di produzione e di servizio, quanto nella gestione dei rapporti giuridici con consumatori e utenti.
Le conoscenze disciplinari che formano il nucleo fondante del Corso di studi saranno acquisite dagli studenti attraverso gli insegnamenti caratterizzanti di diritto, di economomia e di informatica presenti nel percorso comune del primo anno di Corso, e saranno arricchite, sul piano professionalizzante, dagli insegnamenti del secondo anno di Corso che consentono allo studente di approfondire il proprio bagaglio culturale nelle aree del diritto, ma anche dell'informatica, dell'economia o del contesto comunicativo, nei settori dell'innovazione o della sostenibilità. La capacità di comprensione è stimolata e vagliata attraverso la partecipazione alle lezioni, l'attivo coinvolgimento nei laboratori (con la discussione di casi di studio, project work di gruppo, simulazioni), la realizzazione del tirocinio e la stesura del lavoro di tesi.
Le conoscenze e la capacità di comprensione saranno oggetto di verifica attraverso il superamento delle prove di esame, delle prove intermedie ove presenti, delle attività di valutazione e auto-valutazione durante la partecipazione alle attività laboratoriali, della stesura del lavoro di tesi.
II - Capacità di applicare conoscenza e comprensione
L'approfondimento dei profili normativi in ambiti di elevata specializzazione renderà lo studente capace di analizzare, comprendere e risolvere, con padronanza e consapevolezza, le questioni giuridiche poste dalla transizione ecologica e dai processi di digitalizzazione.Tali capacità sono assicurate dagli insegnamenti caratterizzanti di ambito giuridico presenti nel primo e nel secondo anno del Corso di studi. Le competenze disciplinari nei settori dell'informatica e dell'economia sono assicurate dagli insegnamenti caratterizzanti del primo anno di Corso, che prevedono un importante impegno didattico in lezioni teoriche e attività laboratoriali, con la possibilità per lo studente di approfondire ulteriormente specifici profili di area economica e informatica, inerenti all'innovazione digitale o alla sostenibilità, nel secondo anno di Corso.
L’acquisizione, attraverso il Corso di studi, del metodo critico di analisi della disciplina degli istituti privatistici, pubblicistici e penalistici, consentirà al laureato di applicare tecniche di risoluzione delle questioni pratiche che si presenteranno nello svolgimento delle attività in un reale contesto professionale, alle dipendenze della pubblica amministrazione o di un’azienda. Il laureato svilupperà, inoltre, la capacità di utilizzare in modo appropriato il linguaggio specialistico tecnico-giuridico.
Alla conclusione del percorso, il laureato sarà in grado di applicare le conoscenze acquisite (giuridiche, economiche e informatiche) al fine di definire processi che assicurino la compliance normativa e la gestione del rischio da innovazione tecnologica; sarà in grado di definire e gestire procedure digitalizzate relative alla gestione dei rapporti giuridici nel settore pubblico e privato, come pure definire l’organizzazione dei processi produttivi, gestionali e organizzativi in un’ottica di sostenibilità.
La capacità di applicare conoscenze specifiche, valutandone gli effetti in un contesto di lavoro, è assicurata dai laboratori associati agli insegnamenti caratterizzanti, dal tirocinio e dagli approfondimenti scelti dallo studente in relazione alla stesura dell'elaborato di prova finale.
L’acquisizione, attraverso il Corso di studi, del metodo critico di analisi della disciplina degli istituti privatistici, pubblicistici e penalistici, consentirà al laureato di applicare tecniche di risoluzione delle questioni pratiche che si presenteranno nello svolgimento delle attività in un reale contesto professionale, alle dipendenze della pubblica amministrazione o di un’azienda. Il laureato svilupperà, inoltre, la capacità di utilizzare in modo appropriato il linguaggio specialistico tecnico-giuridico.
Alla conclusione del percorso, il laureato sarà in grado di applicare le conoscenze acquisite (giuridiche, economiche e informatiche) al fine di definire processi che assicurino la compliance normativa e la gestione del rischio da innovazione tecnologica; sarà in grado di definire e gestire procedure digitalizzate relative alla gestione dei rapporti giuridici nel settore pubblico e privato, come pure definire l’organizzazione dei processi produttivi, gestionali e organizzativi in un’ottica di sostenibilità.
La capacità di applicare conoscenze specifiche, valutandone gli effetti in un contesto di lavoro, è assicurata dai laboratori associati agli insegnamenti caratterizzanti, dal tirocinio e dagli approfondimenti scelti dallo studente in relazione alla stesura dell'elaborato di prova finale.
III - Autonomia di giudizio
Il Corso si propone di sviluppare e stimolare le capacità di comprensione, gestione e analisi critica degli effetti giuridico-organizzativi correlati ai processi di transizione ecologica e digitale nella pubblica amministrazione e nell'impresa, partendo da una approfondita conoscenza dei fondamentali dati normativi e giurisdizionali che governano la digitalizzazione dei procedimenti e dei rapporti giuridici. Attraverso le chiavi di lettura fornite dagli ambiti disciplinari della Filosofia del diritto, del diritto privato e del diritto pubblico, nel contesto costituzionale, amministrativo e penale, lo studente sarà in grado di elaborare autonomamente i contenuti del Corso e di consultare criticamente le fonti normative e giurisprudenziali relative agli istituti oggetto di approfondimento. L'autonomia di giudizio è rafforzata dalla capacità di raccogliere, valutare e leggere dati digitali, assicurata dalle competenze informatiche. I saperi nel settore del management dell’innovazione e responsabilità sociale, del diritto tributario applicato ai mercati digitali e dell’ambiente, anche in un’ottica transnazionale, consentiranno scelte consapevoli sul piano della organizzazione e gestione di dipartimenti giuridici nei settori pubblico e privato. Le abilità sono potenziate dalle competenze trasversali assicurate delle attività affini e integrative proposte allo studente nel secondo anno di Corso.
IV - Abilità comunicative
Il laureato, acquisita la capacità di usare un linguaggio tecnico idoneo nelle aree del diritto, dell'informatica e dell'economia, maturerà un bagaglio comunicativo, sia in forma scritta che orale, in grado di veicolare informazioni, elaborare relazioni e analizzare questioni connesse alle funzioni professionali svolte, che potranno essere spese con successo nel mercato del lavoro ove sia richiesta una conoscenza avanzata delle coordinate giuridiche che governano la transizione verso una società digitale ed una crescita sostenibile.
Le capacità comunicative sono ulteriormente valorizzate dal Corso come attività affini e integrative scelte dallo studente con la previsione di un insegnamento dedicato a sviluppare modelli di comunicazione strategica, digitale e sostenibile, nella gestione dei rapporti esterni nella pubblica amministrazione e nell'impresa
Le capacità comunicative sono ulteriormente valorizzate dal Corso come attività affini e integrative scelte dallo studente con la previsione di un insegnamento dedicato a sviluppare modelli di comunicazione strategica, digitale e sostenibile, nella gestione dei rapporti esterni nella pubblica amministrazione e nell'impresa
Lingua/e ufficiali di insegnamento e di accertamento della preparazione.
ITALIANO
V - Capacità di apprendimento
Il percorso didattico privilegia l'utilizzo di metodologie che coinvolgono gli studenti e aumentano la loro capacità di apprendimento e autonomia nel problem solving (casi, presentazioni, project work, progetti, analisi di dati)
I laboratori associati a tutti gli insegnamenti (ad eccezione degli insegnamenti integrati da 6 cfu) rafforza lo studente nella consapevolezza delle proprie competenze e abilità, così come sviluppa l'autonomia della organizzazione del lavoro.
L'utilizzo di modalità di verifica dell’apprendimento che coinvolgano anche l'autovalutazione o la sperimentazione del successo nell'analisi sul campo accrescerà la capacità di confronto propositivo, potenziando il raggiungimento degli obiettivi formativi, in un'ottica di qualità e costante consolidamento delle competenze acquisite
I laboratori associati a tutti gli insegnamenti (ad eccezione degli insegnamenti integrati da 6 cfu) rafforza lo studente nella consapevolezza delle proprie competenze e abilità, così come sviluppa l'autonomia della organizzazione del lavoro.
L'utilizzo di modalità di verifica dell’apprendimento che coinvolgano anche l'autovalutazione o la sperimentazione del successo nell'analisi sul campo accrescerà la capacità di confronto propositivo, potenziando il raggiungimento degli obiettivi formativi, in un'ottica di qualità e costante consolidamento delle competenze acquisite
Competenze associate alla funzione.
Esperto legale per l'innovazione
L'esperto legale per l’innovazione è un giurista in grado di utilizzare le solide conoscenze legali relative agli ambiti di responsabilità gestionale, con padronanza delle nuove tecnologie applicate al diritto e degli effetti giuridici della svolta digitale sulla responsabilità delle imprese e della pubblica amministrazione. Il laureato sarà in grado di contribuire ai processi di innovazione valutando e gestendo il rischio derivante da tali processi e, soprattutto, individuando soluzioni normative e organizzative che minimizzino tale rischio. Il profilo culturale si connota per una formazione marcatamente multidisciplinare, con conoscenze di tipo informatico, ma anche economico-aziendale, valorizzate dalla possibile scelta di approfondire saperi trasversali, come quelli inerenti al contesto comunicativo, che interessano l'impresa, il mercato e la pubblica amministrazione nei prevalenti contesti del diritto pubblico (amministrativo, costituzionale, penale) e del diritto privato (contratti e responsabilità).
Esperto legale per la sostenibilità
L'esperto legale per la sostenibilità è un giurista in grado di utilizzare solide competenze relative agli ambiti di responsabilità gestionale, con piena conoscenza degli indirizzi e degli effetti giuridici della svolta ecologica in termini di obiettivi dell'impresa e della pubblica amministrazione e connesse responsabilità. Il laureato sarà in grado di contribuire quindi ai processi di innovazione sostenibile valutando e gestendo il rischio derivante da tali processi e, soprattutto, individuando soluzioni normative e organizzative che minimizzino tale rischio. Il profilo culturale si connota per una formazione marcatamente multidisciplinare, con conoscenze di tipo informatico, ma anche economico-aziendale, valorizzate dalla possibile scelta di approfondire saperi trasversali, come quelli inerenti alla sociologia ed al contesto comunicativo, che interessano l'impresa, il mercato e la pubblica amministrazione nei prevalenti contesti del diritto pubblico (amministrativo, costituzionale, penale) e del diritto privato (contratti e responsabilità).
L'esperto legale per l’innovazione è un giurista in grado di utilizzare le solide conoscenze legali relative agli ambiti di responsabilità gestionale, con padronanza delle nuove tecnologie applicate al diritto e degli effetti giuridici della svolta digitale sulla responsabilità delle imprese e della pubblica amministrazione. Il laureato sarà in grado di contribuire ai processi di innovazione valutando e gestendo il rischio derivante da tali processi e, soprattutto, individuando soluzioni normative e organizzative che minimizzino tale rischio. Il profilo culturale si connota per una formazione marcatamente multidisciplinare, con conoscenze di tipo informatico, ma anche economico-aziendale, valorizzate dalla possibile scelta di approfondire saperi trasversali, come quelli inerenti al contesto comunicativo, che interessano l'impresa, il mercato e la pubblica amministrazione nei prevalenti contesti del diritto pubblico (amministrativo, costituzionale, penale) e del diritto privato (contratti e responsabilità).
Esperto legale per la sostenibilità
L'esperto legale per la sostenibilità è un giurista in grado di utilizzare solide competenze relative agli ambiti di responsabilità gestionale, con piena conoscenza degli indirizzi e degli effetti giuridici della svolta ecologica in termini di obiettivi dell'impresa e della pubblica amministrazione e connesse responsabilità. Il laureato sarà in grado di contribuire quindi ai processi di innovazione sostenibile valutando e gestendo il rischio derivante da tali processi e, soprattutto, individuando soluzioni normative e organizzative che minimizzino tale rischio. Il profilo culturale si connota per una formazione marcatamente multidisciplinare, con conoscenze di tipo informatico, ma anche economico-aziendale, valorizzate dalla possibile scelta di approfondire saperi trasversali, come quelli inerenti alla sociologia ed al contesto comunicativo, che interessano l'impresa, il mercato e la pubblica amministrazione nei prevalenti contesti del diritto pubblico (amministrativo, costituzionale, penale) e del diritto privato (contratti e responsabilità).
Funzione in contesto di lavoro.
Esperto legale per l'innovazione
Il Corso in Diritto della Innovazione e della Sostenibilità ha l’obiettivo di formare giuristi con avanzate competenze manageriali e tecnologiche, in grado di governare i profili più innovativi dell’esperienza gestionale, nella pubblica amministrazione e nell’impresa, garantendo il rispetto delle regole e degli standard che disciplinano i diversi contesti pubblici e privati, anche riguardo agli aspetti fondamentali della svolta ecosostenibile.
Seguendo il percorso di approfondimento dei profili inerenti all'innovazione e digitalizzazione, a partire dal secondo anno di corso, il laureato sarà in grado di utilizzare conoscenze giuridiche avanzate in ambiti di responsabilità gestionale che richiedono padronanza delle nuove tecnologie applicate al diritto e la conoscenza e comprensione degli effetti giuridici della svolta digitale sulla responsabilità delle imprese e della pubblica amministrazione. Il laureato sarà in grado di contribuire ai processi di innovazione digitale nel settore pubblico e privato, utilizzando le proprie competenze al fine di analizzare e gestire il rischio da responsabilità derivante da tali processi e rinvenire soluzioni normative e organizzative che minimizzino tale rischio.
Egli potrà assumere funzioni di elevata responsabilità e compiti organizzativi, gestionali e di controllo in uffici di qualsiasi tipologia, negli enti pubblici e privati, anche del terzo settore, nelle autorità indipendenti e nelle agenzie nazionali, comunitarie e internazionali, come pure nei Corpi dello Stato, in istituzioni e ONG nazionali, europee e internazionali; operare come consulente dei dipartimenti legali; svolgere attività consultiva o gestionale per imprese e gruppi societari, anche di dimensione transnazionale, come esperto di compliance, esperto nella contrattualistica, responsabile della tutela della privacy, responsabile della sicurezza e protezione dei dati, anche nei rapporti con i consumatori e gli utenti, anche in ordine alla risoluzione dei conflitti e soluzione negoziale delle controversie; il laureato potrà anche svolgere attività di consulente per l’accesso ai fondi per la ricerca e l’innovazione e intervenire nella gestione delle crisi e delle emergenze aziendali. Il laureato potrà svolgere anche attività professionale in qualità di esperto nell’ambito penalistico e della responsabilità civile e amministrativa correlata all'uso delle nuove tecnologie, come pure operare nel settore della logistica nei trasporti e nelle infrastrutture. Le conoscenze economiche, di gestione aziendale e dei processi comunicativi, consentiranno al laureato di ricoprire ruoli di responsabilità anche nella progettazione e gestione delle innovazioni organizzative. La figura professionale formata potrà operare anche come consulente esterno, ambire ad una carriera di top executive o di legal entrepreneur a livello interno ed internazionale, o creare imprese innovative in settori necessitanti la riscrittura delle regole tradizionali per conformarsi alla svolta digitale.
Esperto legale per la sostenibilità
Il Corso in Diritto della Innovazione e della Sostenibilità ha l’obiettivo di formare giuristi con avanzate competenze manageriali e tecnologiche, in grado di governare i profili più innovativi dell’esperienza gestionale, nella pubblica amministrazione e nell’impresa, garantendo il rispetto delle regole e degli standard che disciplinano i diversi contesti dell'attività amministrativa o aziendale.
Approfondendo i temi della sostenibilità, nel secondo anno di Corso, il laureato sarà in grado di utilizzare conoscenze giuridiche avanzate in ambiti di responsabilità gestionale che richiedono padronanza e comprensione degli effetti giuridici della svolta ecologica e digitale sulla responsabilità delle imprese e della pubblica amministrazione, con particolare riferimento agli obiettivi di sostenbilità nei processi produttivi e di consumo. Il laureato sarà in grado di contribuire ai processi di innovazione sostenibile nel settore pubblico e privato, utilizzando le proprie competenze al fine di analizzare e gestire il rischio da responsabilità derivante da tali processi e rinvenire soluzioni normative e organizzative che minimizzino tale rischio.
Egli potrà assumere funzioni di elevata responsabilità e compiti organizzativi, gestionali e di controllo in uffici di qualsiasi tipologia, negli enti pubblici e privati, anche del terzo settore, nelle autorità indipendenti e nelle agenzie nazionali, comunitarie e internazionali, come pure nei Corpi dello Stato, in istituzioni e ONG nazionali, europee e internazionali; operare come consulente dei dipartimenti legali; svolgere attività consultiva o gestionale per imprese e gruppi societari, anche di dimensione transnazionale, come esperto di compliance e responsabilità sociale delle imprese, esperto nella contrattualistica, responsabile dei rapporti con i consumatori e gli utenti, anche in ordine alla risoluzione dei conflitti e soluzione negoziale delle controversie; il laureato potrà anche svolgere attività di consulente per l’accesso ai fondi per la transizione ecologica e intervenire nella gestione delle emergenze aziendali. Il laureato potrà svolgere anche attività professionale in qualità di esperto nell’ambito penalistico e della responsabilità degli enti, come pure operare nel settore della valorizzazione del patrimonio culturale, anche religioso, dei mercati agricoli e agroalimentari. Le conoscenze economiche, di gestione aziendale e dei processi comunicativi, consentiranno al laureato di ricoprire ruoli di responsabilità anche nella progettazione e gestione delle innovazioni organizzative e degli strumenti di gestione dell'economia circolare. La figura professionale formata potrà operare anche come consulente esterno, ambire ad una carriera di top executive o di legal entrepreneur a livello interno ed internazionale, o creare imprese innovative in settori necessitanti la riscrittura delle regole tradizionali per conformarsi alla svolta eco-sostenibile.
Il Corso in Diritto della Innovazione e della Sostenibilità ha l’obiettivo di formare giuristi con avanzate competenze manageriali e tecnologiche, in grado di governare i profili più innovativi dell’esperienza gestionale, nella pubblica amministrazione e nell’impresa, garantendo il rispetto delle regole e degli standard che disciplinano i diversi contesti pubblici e privati, anche riguardo agli aspetti fondamentali della svolta ecosostenibile.
Seguendo il percorso di approfondimento dei profili inerenti all'innovazione e digitalizzazione, a partire dal secondo anno di corso, il laureato sarà in grado di utilizzare conoscenze giuridiche avanzate in ambiti di responsabilità gestionale che richiedono padronanza delle nuove tecnologie applicate al diritto e la conoscenza e comprensione degli effetti giuridici della svolta digitale sulla responsabilità delle imprese e della pubblica amministrazione. Il laureato sarà in grado di contribuire ai processi di innovazione digitale nel settore pubblico e privato, utilizzando le proprie competenze al fine di analizzare e gestire il rischio da responsabilità derivante da tali processi e rinvenire soluzioni normative e organizzative che minimizzino tale rischio.
Egli potrà assumere funzioni di elevata responsabilità e compiti organizzativi, gestionali e di controllo in uffici di qualsiasi tipologia, negli enti pubblici e privati, anche del terzo settore, nelle autorità indipendenti e nelle agenzie nazionali, comunitarie e internazionali, come pure nei Corpi dello Stato, in istituzioni e ONG nazionali, europee e internazionali; operare come consulente dei dipartimenti legali; svolgere attività consultiva o gestionale per imprese e gruppi societari, anche di dimensione transnazionale, come esperto di compliance, esperto nella contrattualistica, responsabile della tutela della privacy, responsabile della sicurezza e protezione dei dati, anche nei rapporti con i consumatori e gli utenti, anche in ordine alla risoluzione dei conflitti e soluzione negoziale delle controversie; il laureato potrà anche svolgere attività di consulente per l’accesso ai fondi per la ricerca e l’innovazione e intervenire nella gestione delle crisi e delle emergenze aziendali. Il laureato potrà svolgere anche attività professionale in qualità di esperto nell’ambito penalistico e della responsabilità civile e amministrativa correlata all'uso delle nuove tecnologie, come pure operare nel settore della logistica nei trasporti e nelle infrastrutture. Le conoscenze economiche, di gestione aziendale e dei processi comunicativi, consentiranno al laureato di ricoprire ruoli di responsabilità anche nella progettazione e gestione delle innovazioni organizzative. La figura professionale formata potrà operare anche come consulente esterno, ambire ad una carriera di top executive o di legal entrepreneur a livello interno ed internazionale, o creare imprese innovative in settori necessitanti la riscrittura delle regole tradizionali per conformarsi alla svolta digitale.
Esperto legale per la sostenibilità
Il Corso in Diritto della Innovazione e della Sostenibilità ha l’obiettivo di formare giuristi con avanzate competenze manageriali e tecnologiche, in grado di governare i profili più innovativi dell’esperienza gestionale, nella pubblica amministrazione e nell’impresa, garantendo il rispetto delle regole e degli standard che disciplinano i diversi contesti dell'attività amministrativa o aziendale.
Approfondendo i temi della sostenibilità, nel secondo anno di Corso, il laureato sarà in grado di utilizzare conoscenze giuridiche avanzate in ambiti di responsabilità gestionale che richiedono padronanza e comprensione degli effetti giuridici della svolta ecologica e digitale sulla responsabilità delle imprese e della pubblica amministrazione, con particolare riferimento agli obiettivi di sostenbilità nei processi produttivi e di consumo. Il laureato sarà in grado di contribuire ai processi di innovazione sostenibile nel settore pubblico e privato, utilizzando le proprie competenze al fine di analizzare e gestire il rischio da responsabilità derivante da tali processi e rinvenire soluzioni normative e organizzative che minimizzino tale rischio.
Egli potrà assumere funzioni di elevata responsabilità e compiti organizzativi, gestionali e di controllo in uffici di qualsiasi tipologia, negli enti pubblici e privati, anche del terzo settore, nelle autorità indipendenti e nelle agenzie nazionali, comunitarie e internazionali, come pure nei Corpi dello Stato, in istituzioni e ONG nazionali, europee e internazionali; operare come consulente dei dipartimenti legali; svolgere attività consultiva o gestionale per imprese e gruppi societari, anche di dimensione transnazionale, come esperto di compliance e responsabilità sociale delle imprese, esperto nella contrattualistica, responsabile dei rapporti con i consumatori e gli utenti, anche in ordine alla risoluzione dei conflitti e soluzione negoziale delle controversie; il laureato potrà anche svolgere attività di consulente per l’accesso ai fondi per la transizione ecologica e intervenire nella gestione delle emergenze aziendali. Il laureato potrà svolgere anche attività professionale in qualità di esperto nell’ambito penalistico e della responsabilità degli enti, come pure operare nel settore della valorizzazione del patrimonio culturale, anche religioso, dei mercati agricoli e agroalimentari. Le conoscenze economiche, di gestione aziendale e dei processi comunicativi, consentiranno al laureato di ricoprire ruoli di responsabilità anche nella progettazione e gestione delle innovazioni organizzative e degli strumenti di gestione dell'economia circolare. La figura professionale formata potrà operare anche come consulente esterno, ambire ad una carriera di top executive o di legal entrepreneur a livello interno ed internazionale, o creare imprese innovative in settori necessitanti la riscrittura delle regole tradizionali per conformarsi alla svolta eco-sostenibile.